Carlo Carrà
Le figlie di Loth 1919
In questo dipinto si può ammirare il superamento della Metafisica, attraverso la ricerca di un’immagine classico-arcaica che lo portò verso un processo di semplificazione formale e di “idealizzazione geometrica” del reale; in tale capolavoro si può riscontrare il recupero sia della tradizione della cultura italiana, sia del linguaggio plastico di Giotto e Masaccio. Nella Bibbia, Loth era il nipote di Abramo. Successivamente si staccò dallo zio, recandosi nella regione della Pentapoli del Mar Morto. Qui fu fatto prigioniero ma fu poi liberato. Scampò alla distruzione di Sodoma, mentre sua moglie fu trasformata in una statua di sale. Le due sue figlie commisero incesto con lui ubriaco.
Giorgio Morandi
Natura morta 1929
Paesaggio 1932
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